
L’acquisto di un prodotto nuovo di qualunque genere si tratti è coperto da garanzia, e di certo gli pneumatici non fanno eccezione. Ma come funziona la garanzia sugli pneumatici? E soprattutto ci sono dei casi in cui viene meno?
Oggi cercherò di spiegare come funziona e in quali casi si annulla.
Come detto in precedenza come tutti gli altri prodotti nuovi, anche gli pneumatici hanno la garanzia del costruttore che ha la durata di 2 anni e parte dalla data di vendita dello pneumatico, quindi dal momento che lasciate l’officina con le gomme nuove sotto la vostra autovettura, come previsto, in Italia, dal Decreto Legislativo 2 febbraio 2002– n. 24 e nel Codice del Consumo. Ma cosa copre? Quali sono i casi in cui ci si può avvalere di tale copertura?
Nella maggior parte dei casi ci si vorrebbe avvalere della garanzia, nel momento in cui a causa di un urto lo pneumatico subisce un danno alla carcassa come ad esempio una bolla di compressione, o addirittura la lacerazione della spalla dello pneumatico. Ma in realtà questi esempi sono molto lontani da quelle che sono le coperture su cui possiamo fare affidamento. Infatti la garanzia copre solo in caso di difetti costruttivi dello pneumatico, come ad esempio una vibrazione anomala nonostante l’equilibratura sia corretta, una deriva della vettura con convergenza apposto o uno scollamento del battistrada, in poche parole un problema che derivi da un anomalia costruttiva dello pneumatico.
Ovviamente la garanzia si considera valida solo nei casi in cui la carcassa dello pneumatico non sia alterata e quindi compromessa in nessun modo. Basti pensare che anche una semplice riparazione dovuta ad una foratura invalida la copertura in quanto la carcassa dello pneumatico si considera compromessa nella sua struttura.